Pain d'epices saporito d'emergenza
Uno dei guilty pleasures di quelli della mia generazione sono i film di cassetta degli anni '80 (aka: delle monnezze inguardabili a basso budget che però mi ricordano quando non avevo ancora un mutuo, pesavo dieci chili in meno e non sapevo cosa fosse un hangover).
Nella categoria ricade a buon diritto "Gunny" (Heartbreak Ridge, in originale). Fra una battuta sessista e uno stereotipo razzista, un giovane Clint Eastwood non ancora vittima della demenza senile che lo ha tuffato con tutti gli anfibi nella propaganda MAGA afferma spesso e volentieri che il tratto caratteristico di un buon marine è saper "improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo".
A quanto pare, l'approccio West Point torna buono anche quando la settimana è stata troppo impegnativa per riuscire a fare la spesa ma l'Ape Regina bofonchia (giustamente) che non c'è nemmeno un biscotto per colazione.
Elmetto in testa, caricatore pieno di dialoghi da sceneggiatore Miramax e via a fare un pain d'epices con quello che passa la cambusa dei pensili semivuoti: miele? Roba da femminucce. Nelle trincee del Vietnam avevamo solo zucchero di canna e sciroppo d'acero scaduto. Anice stellato? Non stiamo mica sorseggiando pastis nelle comode retrovie parigine. Qui al fronte ci accontentiamo di una boccetta di semi di finocchio col prezzo in Lire. Cremor tartaro? Quello semmai serve per gli esplosivi, dovremo accontentarci del lievito di birra.
Al mio tre:
Ingredienti:
- 150 g d'acqua
- 100g di farina 00
- 100g di farina integrale
- 100g di burro
- 100g di sciroppo d'acero
- 100g di zucchero di canna grezzissimo a mattonella dimenticato da chissà quando in fondo a un pensile. Lo trovate facilmente nei negozi di alimentari asiatici perché in Cina e sud-est asiatico lo infilano in un sacco di ricette, anche salate.
- La scorza grattugiata di un limone
- Mezzo cucchiaino di semi di finocchio
- Mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio
- Una bustina di lievito di birra
- Una bustina di Saporita
- Un cucchiaino raso di pepe
- Mezzo cucchiaino di cannella in polvere col marchio di una catena di supermercati che non esiste più da prima della pandemia
Preparazione:
Mescolate l'acqua e lo sciroppo d'acero in un pentolino, aggiungete lo zucchero tagliato a quadrettoni con un'accetta o altra arma bianca adeguata alla sua consistenza granitica. Scaldate a fuoco lento mescolando di tanto in tanto finché non si e' sciolto del tutto.

Spegnete il fuoco e aggiungete il burro tagliato a pezzetti, i semi di finocchio, la cannella, la Saporita e il pepe.

Mentre il liquido si raffredda e i sapori delle spezie si espandono, fate scaldare il forno a 170 gradi e pimpate il lievito di birra sciogliendolo in mezzo bicchiere d'acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero. Nell'arco di pochi minuti la superficie dovrebbe coprirsi di uno strato di un paio di centimetri di schiuma tipo cappuccino. Significa che gli amici lieviti hanno apprezzato la botta di zucchero e stanno facendo festa. Se la schiuma non compare, vuol dire che il vostro lievito era scaduto da più tempo del mio e forse vi tocca davvero fare un salto al supermercato per non vedere la faccia contrariata dell'Ape Regina domattina mentre beve il caffè senza niente di dolce in mano.
Nel frattempo mischiate in una ciotola i due tipi di farina e il bicarbonato, aggiungete il mix di acqua, zuccheri e spezie, impastate e aggiungete il lievito di birra ringalluzzito. Aggiungete un po' di farina o acqua a se conda dei casi finche l'impasto non ha la consistenza della Nutella d'estate.
Versate in due stampi da plum cake che nemmeno ricordavate di avere e fate riposare una ventina di minuti per dare il tempo al lievito di continuare la festa con gli amidi della farina e gli altri zuccheri.

Quando il volume dell'impasto e' cresciuto di un 50%, infornate per circa 45 minuti o fino a quando il colore non vi convince. Poi c’è quella cosa dello stecchino di legno che deve uscire asciutto, ma nelle more di evidenze scientifiche non mi fido troppo.
Viste le premesse rocambolesche, il risultato e' stato straordinariamente soddisfacente. Ça va sans dire che i due panetti che avrebbero dovuto diventare la riserva per la colazione di tutta la settimana sono scomparsi in meno di 24 ore, ma la cosa più sorprendente e' che La Saporita ha dato al plum cake improvvisato lo stesso profumo caldo e fragrante dei mostaccioli oristanesi (eh lo so, gira e rigira si va sempre a finire sull'isola qui).

Davvero un successone.