La torta al cioccolato da portare a casa (quando ci torni)

La torta al cioccolato da portare a casa (quando ci torni)
Buon compleanno a Nerd, qui insieme a una crema al caffè speziata crollata dall'emozione (ehm)

Un dolce della domenica dal peso specifico elevato, proporzionato alla doppia ricorrenza ovvero: il Nerd colleziona anni di esperienza umana su questo pianeta ricco di scienza, e lo fa con un successo dietro l'altro dove, per fare un esempio, il successo è alzarsi tutte le mattine prima di quando sarebbe spontaneo farlo, gli altri nelle prossime puntate stay humble stay reader.
La ricorrenza annuale cade inoltre nel periodo della sua transumanza autunnale dalla Sardegna alla Lombardia, dove lo si aspettava, per cui a questo punto il palinsesto delle ricette si farà più fusion.
Vorrei aggiungere anche le trombette della RyanAir non solo per il festeggiato ma per essere arrivato puntuale rispetto all'orario di atterraggio previsto. Una volta su due accade.

La ricetta originale della torta è stata creata della pasticciera australiana del Sommo Chef Ottolenghi, che l'Ape Regina ha adattato al maldestro corso della sua vita, ovvero l'ha scelta per festeggiare il compleanno del Nerd quando ha realizzato di aver acquistato un secchiello di crema pannosa di yogurt intero al posto dell'amato yogurt acidissimo in cui un cucchiaio resta immerso senza crollare. Il Sommo narra che si chiama "take home" perchè veniva servita al locale in un diametro ridotto, da dividere tra quattro commensali, che poi ne acquistavano una uguale di portare a casa per la settimana. Da questa introduzione avremmo dovuto capire che non era squisitezza, era proprio l'inizio di una dipendenza tra una fetta piccola e una fetta meno piccola. Nella versione Ape Regina's cut, la panna tagliata con lo yogurt sostituisce circa la metà della panna da montare.

Porzioni

C'è abbastanza torta per un ultima cena di fedelissimi, ma si può mangiare in due e far durare qualche giorno dopo la festa.

Ingredienti

In ordine di apparizione, per la torta brownie

  • Acqua bollente, 350 g
  • Caffè solubile, 2 cucchiaini
  • Cioccolato tritato, 200 g. Qui si ama fondente 70%, amaro, "l'amaro di chi vive e lavora, l'amaro della vita, di una giornata che non è mai finita"
  • Burro sciolto, 80 g
  • Crema di panna tagliata con lo yogurt, venduta sotto il nome ingannevole di yogurt greco cremoso, 180 g qui e poi altrettanti per la crema
  • Zucchero, 160 g. Amaro sia.
  • Uova sbattute, 2
  • Estratto di vaniglia in pasta, 2 cucchiaini
  • Farina, 240 g
  • Lievito per dolci, mezza bustina
  • Cacao, amaro no? 30 g.
  • Una presa di sale

Per la crema al caffè

  • Panna da montare, e va montata, 200 g
  • lo Yogurt alla panna di cui sopra, 200 g
  • Caffè solubile sciolto nella quantità d'acqua minima, 2 cucchiaini per una crema che lo slogan della Milano da bere sempre di cui sopra non è sufficiente a spiegare.
  • Cannella in polvere, 1 cucchiaino colmo
  • La Saporita, 1 cucchiaino
  • Zucchero a velo, 3 cucchiai

Strumenti

  • Ciotole grandi
  • Una bilancia, trattandosi di una ricetta che crea dipendenza l'approccio spacciatore è l'obbligo
  • Coltello da cucina grande, datemi una leva e non mi servirà il tritatutto
  • Tagliere che si può macchiare un po' con il burro di cacao, tanto non è quello bellissimo di pregiati legni del mar Mediterraneo
  • Cucchiai grandi, medi, piccoli
  • Leccapentole di silicone per non lasciare all'oblio neanche una strisciata sulla ciotola
  • Carta forno indispensabile
  • Una tortiera tonda da 28 cm con la cerniera apribile
  • Sbattitore elettrico per la panna
  • Cazzuola da torte
  • Spatola per la crema, altrimenti il leccapentole e un gioco di polso.
  • Piattini e forchettine da dolce che finalmente servono a qualcosa.
  • Stecchini party time e happy birthday mood riutilizzabili, per decorare la torta come si conviene.

Cottura

Forno preriscaldato a 170° C per una lievitazione lenta e inesorabile del mappazzone

Procedimento

  • Preparare il caffè con l'acqua bollente e la miscela di caffè istantaneo. Assaggiatelo. Sa di viaggio aereo intercontinentale, per sognare le vacanze di Natale ad occhi aperti mentre si raffredda.
  • Tritare il cioccolato con un coltello o se siete PRO un tritatutto.
  • Versare il cioccolato nel caffè, si deve sciogliere
  • Mescolare il burro sciolto con lo zucchero e due uova sbattute più la vaniglia
  • Quando si è ragionevolmente certi che il caffè cioccolatoso non friggerà l'uovo, unire i due composti.
  • In un'altra ciotola mescolare gli ingredienti in polvere, farina, lievito, cacao, sale. Infine versare nel caffè cioccolatoso allo zabaione.
  • La ciotola è pesantissima, e l'impasto è molto liquido. Va bene così.
  • Versare nella tortiera e infornare a 170° per 30 minuti. Poi Abbassare a 150° e cuocere altri 25-30 minuti. Fidarsi del processo.
  • Sfornare, lasciar raffreddare. Nell'attesa...

Per la crema al caffè

  • Montare la panna fino a che non ricorda l'onda di Hokusai
  • Setacciare la cannella, La Saporita e lo zucchero a velo
  • Unire in una ciotola la crema di yogurt, il "dado di caffè solubile", le spezie e lo zucchero setacciati
  • Infine incorporare la panna senza agitarsi troppo altrimensi si smonta

E ora tutto insieme, mettere mano ai vostri set da party, alzatine, posatine, bandierine e spatolare con fare muratoriale la crema sulla torta. Buon compleanno!

Epilogo

  • La sostituzione di una parte del burro con una quota di yogurt e panna ha fatto di questa una torta brownie. Ci piace molto questa densità di cioccolato, i puristi vadano da Nopi.
  • Tra la prima e la seconda fase della cottura si sono generati dei crepacci sulla superficie della torta. Niente panico, c'è la crema che copre tutto.
  • La sostituzione della panna e con una quota di yogurt e panna ha aggiunto un acidità alle spezie, un sapore che era buono anche da solo, ma insieme all'amaro della vita, della torta brownie e del caffè della domenica mattina era il festeggiamento che si voleva.
  • La Saporita ha dato il suo contributo alla cannella, come sempre, e anche allo yogurt pannoso, quindi anche a freddo e con l'acidità, per giunta senza cottura.
  • Al momento vaghiamo ancora in uno stato di recupero perchè ha creato un tot di dipendenza, che non si vorrebbe smettere mai di mangiarla.

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