Israele + Grecia = Shakshuka con la feta

Israele + Grecia = Shakshuka con la feta

Se non l'avete ancora capito lo capirete presto: a casa dei Saporiti ogni scusa è buona per infilarci della feta. A maggior ragione quando a metterci lo zampino è il New York Times proponendo questi esperimenti fusion fra Medio Oriente e Grecia, che sono posti a noi vicini per vari motivi.

Un'altra cosa che dovrebbe essere ormai chiara è che rubiamo ricette dove ci capita e proviamo a saporitizzarle con sprezzo del pericolo.

Ingredienti per due:

  • 500g di pomodori (San Marzano freschi o pelati, non ci formalizziamo)
  • Una cipolla grande
  • Due peperoni rossi grandi
  • Due o tre spicchi d'aglio grandi
  • 5 uova (dice: 5 non è divisibile per 2. Bravi, promossi in matematica. Ma il motivo è che tanto per la legge di Murphy uno si rompe sempre e si impastrugna tutto nella salsa. Scommettiamo?)
  • Una mattonella da 200g di feta
  • Un po' di pepe
  • Un cucchiaio di paprica forte
  • Una bustina di Saporita
Ingredienti ammucchiati a caso

Preparazione:

Peperoni e cipolla li tagliate a listarelle un po' larghe col coltello ereditato dal nonno latitante a Orgosolo e li fate soffriggere assieme in olio d'oliva a fuoco alto ma col coperchio, in modo che si ammorbidiscano e si caramellino un po' senza bruciarsi.

Qui abbiamo usato la pentola di coccio solo perché è l'unica che abbiamo con le proporzioni giuste (larga e bassa) ma se ne avete una di metallo usate quella, che tutta la tiritera dell'ammollo, la rete spargifiamma, il riscaldamento piano piano che senno' si spacca è un accollo.

Quando peperoni e cipolle sono belli morbidi (10-15 minuti) aggiungete l'aglio tagliato a fettine e la bustina di Saporita.

Prima che l'aglio inizi a bruciarsi aggiungete anche i pelati o i pomodori tagliati a dadini, sale, pepe, e fate andare coperto a fuoco alto finché il sughetto non è diventato bello denso. Poi con un cucchiaio scavate delle nicchie nel sugo e metteteci le uova.

Subito dopo cospargete la superficie del pentolone con la feta sbriciolata. Tanta feta sbriciolata.

A questo punto siamo a un bivio: si può continuare la cottura sul fornello col coperchio finché le uova non si cuociono restando morbide dentro, oppure mettere il tutto in forno. Qui dipende dal tipo di pentola che avete usato e dalla vostra propensione al rischio: un paio di minuti di troppo nel forno possono far venire le uova sode anziché cremose, ma il rischio è ripagato dalla goduria della feta gratinata.

Spoiler alert: forno.

Piano alto, temperatura anche (180+) per 5 minuti o giù di li', giusto il tempo di far imbiondire la feta senza stracuocere le uova.

Qui tutto sto setup autunnale è venuto un po' per caso e a pensarci bene era più adatto alla ribollita che a una ricetta che più mediterranea di cosi' c’è solo il carretto siciliano, ma tant’è: quando non c’è l'Ape Regina che è quella brava a fare le foto vi beccate quello che passa il convento del Nerd. Aaaa-men.

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