Il raviolo come esperienza religiosa - Culurgiones al sugo saporito

Il raviolo come esperienza religiosa - Culurgiones al sugo saporito

Questa ricetta è un po' una truffa, nel senso che la Saporita c’è solo nel sugo. Però ci sta così bene...

Non abbiamo osato provare a fare i culurgiones a casa, principalmente per un motivo: un'amica di Tortolì racconta che la loro preparazione richiede anni di spietato allenamento e frustrazione sotto l'egida inflessibile della nonna in versione Mr. Miyagi, partendo dalla gavetta della bollitura delle patate per arrivare solo dopo un lungo percorso iniziatico all'onore di poter tentare la piegatura della pasta secondo il caratteristico motivo a spiga. Li', stando all'amica ogliastrina, si raggiunge il culmine dell'umiliazione, con scene da Full Metal Jacket in cucina, prima di ottenere dall'anziana sacerdotessa del raviolo il primo agognato riconoscimento per averne chiuso uno in un modo che sia vagamente accettabile per gli dei.

L'immagine l'abbiamo presa da Wikipedia, eh.

L'Ape Regina dice che dietro questa richiesta di perfezionismo c'è tutta una questione di patriarcato che io non ho mica capito tanto bene, ma su queste cose annuisco sempre che non si sa mai.

Quindi, insomma, i culurgiones comprateli già fatti che è meglio per tuttæ.

Per quanto riguarda il condimento, invece, fin lì ci arriviamo: si fa una salsa di pomodoro semplice, non troppo pesante e mappazzosa, che non nasconda il sapore delicato del raviolo, ma abbiamo trovato che alcune note della Saporita si sposano davvero bene col sapore della menta del ripieno (forse l'anice, magari un po' anche il coriandolo) quindi non fate i timidi con la dose.

Ingredienti, a porzione:

  • Un cento grammi di passata di pomodoro (non pelati, non polpa. Deve essere liquidina)
  • Mezza cipolla piccola
  • Mezzo cucchiaino di Saporita
  • Formaggio grattugiato (i puristi diranno pecorino romano, ma se non vi piace quel punch un po' pungente di sale e glutammato un Grana va benissimo)
  • Olio d'oliva
  • Sei culurgiones (Sei, si'. A testa, si'. La sentite la nonna da Tortolì che sta già protestando? "Non mangi niente! Sei troppo magræ!" Non fatemela agitare, dai su)

Il sugo saporito
La cipolla la tagliate piccolissima e la soffriggete poco e piano, che non si deve bruciare. Giù con la passata, la Saporita, il coperchio e lasciate sobbollire piano piano almeno una mezz’oretta.

Culurgiones puri
Intanto si scalda l'acqua salata e quando bolle si metton giù i culurgiones. Setup facile facile.

Quando vengono a galla tutti li si tira su uno ad uno con la schiumarola (niente scolapasta, che si spatasciano) e li si mette ad asciugare su un telo per due motivi: intanto per farli raffreddare ed evitare l'effetto Pomodorino di Fantozzi, e poi perché i maledetti, anche se chiusi a regola di nonna ogliastrina, tendono a riempirsi d'acqua e poi vi fanno il guazzetto nel piatto.

Per impiattare gli fate prima il lettino di sugo senno' si attaccano al fondo, poi li disponete per bene e li ricoprite con un paio di cucchiai di salsa ciascuno.

Spolverata di (poco) formaggio grattugiato, snasata per apprezzare tutti i profumi della Saporita che si sono sguinzagliati, e buon appetito.

Segui LeSaporite, il tempo di pranzare è giunto