Grecia (di nuovo) - Spanakopita
Gira e rigira la Grecia torna sempre da queste parti. Cioè, diciamola tutta: la feta, più che la Grecia intera.
Forse un giorno troveremo il sistema di procurarci le foglie di vite, e i dolmades potrebbero mettere in discussione la nostra indefessa adorazione per quel bianco dono di Zeus e della sua cricca di crapuloni. Forse. Ma non oggi.
Erano gli albori di questo blog quando, abbandonato dall'Ape Regina sull'isola come il naufrago della Settimana Enigmistica, avevo accrocchiato una versione semplificata ma saporitizzata del ripieno della spanakopita.
Visto che persino in quella versione raffazzonata era venuta proprio buona, ora proviamo a chiudere il cerchio.
Ingredienti:
- 40 g di olio d'oliva
- 300 g di cipolla bianca
- 2 spicchi di aglio
- pepe
- sale
- 730 g di spinaci surgelati
- 20 g di prezzemolo fresco tritato (circa ¾ di tazza)
- succo di mezzo limone
- mezza bustina di Saporita
- 2 uova grandi, sbattute
- 170 g di feta
- 1 rotolo di pasta sfoglia. Noi l'abbiamo presa tonda anche se abbiamo la teglia rettangolare perché ci piace la forma a diagramma di Venn che prende quando la rimbocchi.
Preparazione:
Se usate gli spinaci surgelati, fateli scongelare a fuoco alto in una pentola con un filo d'acqua e il coperchio. Non è necessario che cuociano, a quello ci penserà il forno.
Nel frattempo rosolate la cipolla tagliata a pezzettoni nell'olio a fuoco medio e col coperchio. Non deve bruciarsi ma diventare traslucida e addolcirsi.

Intanto che le verdure si ammorbidiscono ognuna nella sua pentola un po' sconsolatamente come quando io sono in Sardegna e l'Ape Regina in Lombardia 😦, sbattete le uova e incorporateci la Saporita, il succo di limone, il prezzemolo tagliato grossolanamente (perché tritarlo fine è un accollo e non ho voglia, voi fate pure), e la feta sbriciolata col solito metodo: stritolando virilmente il panetto nel pugno, che per l'occasione dovrà quindi essere fero e non piuma.


Scolate gli spinaci dall'acqua in eccesso lasciandoli raffreddare per qualche minuto nello scolapasta, poi uniteli alla cipolla nella padella a fuoco spento (ricongiunti, infine! 🤗) e aggiungete l'aglio (tritato o in polvere) e un po' di pepe.

Prima di aggiungere il composto di uova, feta e spezie assicuratevi che le verdure non siano troppo calde, senno' si fa subito il frittatone, che è buono lo stesso eh, pero' non perdiamo di vista l'obbiettivo proprio in vista del traguardo.
Dopo aver amalgamato tutto per bene, versate il composto sulla pasta sfoglia che avrete steso in teglia con la sua carta forno, rimboccate il lembi e mettete in forno a 160 gradi finché il colore della pasta non è bello dorato. Dovrebbe bastare una mezz'oretta, ma siccome i forni sono capricciosi e peculiari come i gatti fidatevi più del colore che dell'orologio.

Ora, detto che io e l'Ape Regina siamo convinti che la spanakopita dovrebbe essere patrimonio Unesco già in versione originale, a costo di far scandalizzare gli amici greci (che sul cibo sono suscettibili quanto gli italiani), secondo noi con la Saporita è ancora meglio: il coriandolo si sposa alla perfezione con l'acidulo del limone e della feta, e la cannella ammorbidisce l'amaro un po' ferroso degli spinaci.
