Bloody delicious Cacio & Marmite spaghetti, mate!

Bloody delicious Cacio & Marmite spaghetti, mate!

Siccome qui non abbiamo rispetto per le icone sacre ma solo per il glutammato, e siccome a distanza di una settimana dal rientro dalle vacanze il frigo faceva ancora l'eco, eccoci qui con un'altra ricetta gratta-fondo-della-credenza.

Stavolta la nostra iconoclastia si è abbattuta con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su un caposaldo della gastronomia italica al confine fra cucina di emergenza e esperienza religiosa: sua santità la Cacio e Pepe.

Un po' è stato per via della carestia ancora imperante nei pensili, un po' perché sta benedetta Marmite a noi ci piace pure, ma non è che ci possiamo fare i toast col burro tutti i giorni, e se non troviamo il modo di infilarla in qualche ricetta sto barattolo ci dura più di quella bottiglia di Worcestershire nel frigo che probabilmente ha ancora il prezzo in Lire.

Anche in questo caso, come per gli spaghetti gochujang, la Saporita arrotonda e armonizza i sapori un po' ruvidi della Marmite e del formaggio ed è quindi una combinazione davvero interessante.

Ingredienti per i soliti due crapuloni un po' depressi che compensano col cibo la nostalgia per quando si leggevano a voce alta i libri a bordo piscina con una Bintang in mano:

  • 300g di spaghettoni, che tanto altro da mangiare in casa non ce n'è, non so se si è capito
  • 40g di burro chiarificato
  • 150g di Grana grattugiato
  • 3g di amido di mais. Tre grammi. Non due. Non quattro. TRE. Perché tre? Ci arriviamo, un po' di pazienza
  • Un cucchiaio colmo di Marmite
  • (opzionale) un tocco di peperoncino se vi va. Noi abbiamo usato il Bon Cabe perché non abbiamo ancora elaborato il lutto del ritorno a casa, ma quello italiano va bene uguale
  • Un cucchiaino di Saporita

Preparazione:

Mettete a bollire gli spaghetti nella minor quantità di acqua possibile, in modo da concentrare l'amido che servirà per la cremina di formaggio.

Verso meta' cottura prelevate un bicchiere d'acqua dalla pentola e lasciatela raffreddare un po'.

Intanto sciogliete il burro in una padella capiente per poter poi saltare la pasta, aggiungete la Marmite e un goccio di acqua di cottura per amalgamare il tutto in una crema densa a cui aggiungerete La Saporita e il peperoncino.

In una ciotola a parte, mischiate il formaggio e l'amido di mais. 150g di formaggio, 3g di amido. Perché? Perché il 2% di 150 è 3, e perché cosi' dice la scienza, ecco perché: un paper recentemente pubblicato su ArXiv ha svelato una volta per tutte i segreti della fisica dietro le transizioni di fase del formaggio nella Cacio & Pepe e ovviamente io l'ho letto, so you don't have to.

Aggiungete l'acqua di cottura tiepida al mix di formaggio e amido fino a creare una crema della consistenza di uno yogurt greco: l'amido presente nell'acqua aggiungerà quello che manca per arrivare al valore magico del 2.5% che previene l'odioso "mozzarella effect" e al contempo non renderà il condimento una stopposa malta cementizia non appena inizierà a raffreddarsi.

Scolate la pasta e amalgamatela con la crema di burro e Marmite, poi aggiungete la crema di formaggio e mescolate bene.

Come potrete notare, non avevamo nemmeno la birra nei bicchieri.

Per dire il livello di abbrutimento.

Pero' la ricetta è riuscita proprio bene e la bomba di glutammato data dalla somma di Grana Padano e Marmite un po' ci ha risollevato l'umore. Un po'.

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